ICSI O FIVET. QUALE CONVIENE?
“Dr.ssa non riesco a rimanere incinta. Ci proviamo da anni. Abbiamo trovato alcuni forum e letto di esperienze positive di donne nella mia stessa condizione. Pensavamo di provare con una ICSI. Quali sono i passi da compiere?”
<Ciao Beatrice, deduco dalle tue parole che è la prima volta che ti avvicini alla fecondazione assistita. Il percorso non può essere che graduale. Potresti non averne bisogno.
Occorre, prima di tutto, che vi accertiate della reale sussistenza di una condizione di infertilità. A questo scopo ti consiglio di procedere con uno screening dettagliato sia per te che per il tuo compagno. E se pure dovessimo valutare la necessità di intervenire con una tecnica di fecondazione assistita non è detto che la ICSI sia la soluzione più indicata.>

ICSI o FIVET, quale percorso conviene compiere?
IL RICORSO ALLA ICSI DEVE ESSERE GIUSTIFICABILE.
Si ricorre alla ICSI quando i pazienti hanno un basso numero di spermatozoi nell’eiaculato o nel caso di completa assenza. Ancora nel caso di seme crioconservato, se gli spermatozoi rilevati dopo scongelamento ne suggeriscono il ricorso a causa del numero, della motilità o della morfologia. In presenza di severe alterazioni della struttura degli spermatozoi che, di fatto, impediscono l’attivazione del processo di fecondazione oppure quando viene eseguito un test genetico pre-impianto (PGD).
Purtroppo, negli ultimi anni, l’applicazione di tale metodica nei cicli a fresco è in continua crescita [84% rispetto al 16% della Fivet] e il suo impiego, anche in assenza di fattori condizionanti riscontrabili nell’apparato riproduttivo maschile, appare bioeticamente improprio.

Ad oggi si ricorre alla ICSI in maniera impropria ed ingiustificata.
È da tener presente, infatti, che attraverso questa tecnica (ICSI) si introduce direttamente nell’ovocita lo spermatozoo scelto dall’embriologo, sia pure sulla base di determinati parametri valutabili dai test di capacitazione. Ma tutto ciò bypassa il naturale percorso di selezione dello spermatozoo. Cosa che invece è assicurato nella FIVET.
IL VANTAGGIO DELLA FIVET
Quindi, pur essendo molte le condizioni in cui è consigliato adottare la ICSI, non si giustifica il numero sempre più crescente di procedure eseguite con questa metodica, rispetto all’utilizzo della più convenzionale fecondazione in-vitro (FIVET – Guarda il Video). Quest’ultima ha il grande vantaggio di mettere a contatto gli spermatozoi, accuratamente trattati, con l’ovocita, favorendone la selezione spontanea.
Gli studi compiuti dalla “Practice Committee della American Society for Reproductive Medicine” rilevano che la ICSI è impiegata principalmente nei casi di infertilità idiopatica (inspiegata), nei casi in cui si riscontra un basso numero di ovociti oppure per fallimento di cicli precedenti ed età avanzata della donna.

La FIVET garantisce la selezione naturale degli spermatozoi.
Stando, invece, alle evidenze scientifiche questo indebito ampliamento a tali casistiche non appare giustificabile.
La stessa Legge 40 prevede che l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita debba prevedere un approccio graduale, partendo dalle tecniche meno invasive.
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