<Dr.ssa è da mesi che proviamo, ma proprio non rimango incinta!>, così mi sento ripetere da anni, oppure <Dr.ssa è da mesi che ci proviamo, ma come si rimane incinta?>
Non esiste una formula segreta per sapere come rimanere incinta subito. Quando un figlio non arriva è facile lasciarsi assalire da mille dubbi e insicurezze, ma è importante non permettere ai sentimenti negativi di prendere il sopravvento.
Quando una coppia inizia a cercare di concepire si aspetta che la gravidanza avvenga rapidamente. E, di fatto, molte coppie riescono a concepire un bambino dopo pochi tentativi.
Ma, ve ne sono altre per le quali raggiungere la gravidanza diventa sempre più difficile, anno dopo anno, con un disagio che diviene esponenziale con il tempo che passa.
Non rimango incinta! Ma che tipo di disagio vive una donna che non riesce a diventare mamma?
Il desiderio di maternità è radicato nelle donne e non diventare mamma può causare rabbia, sensazione di perdita di controllo sulla propria vita, sensi di colpa, depressione.
Perché il grembo di una donna può essere vuoto, ma la sua testa non lo è mai.
La ferita, certo, può essere lenita, ma la cicatrice resta. Un dolore che si riacutizza ogni volta che arriva il ciclo o che ci si imbatte in altre donne che vivono la propria maternità.
Questo perché, il disagio è acuito da una società, come la nostra, in cui si viene valutati, in un certo senso, in base alla produttività. E, paradossalmente, se non sei in grado di “produrre figli”, allora vali di meno.

Quando si decide di concepire un bimbo ci si aspetta che tutto avvenga rapidamente.
Oltre a questo peso, molte coppie devono sopportare le pressioni della famiglia, degli amici, dei colleghi che, più o meno volutamente e velatamente, trasmettono il loro malcelato pietismo per chi è senza figli. Tutto ciò aumenta il rischio che la voglia di essere madre si trasformi in ossessione e si finisce per affidare al “figlio immaginario” la misura del proprio valore.
Bisogna lavorare molto sull’autostima, separando il senso dell’identità genitoriale da quella personale.
A maggior ragione perché, non è solo il singolo componente ad andare in crisi, la diagnosi di sterilità è un duro colpo per la coppia, anche se nessuno dei due riesce a immaginare il dolore dell’altro, fino in fondo.
Così il matrimonio diventa, in alcuni casi, il capro espiatorio. Il rischio di rottura è alto, ma quello che non uccide rende più forti. E le coppie che reggono l’urto ne escono rafforzate.
“NON RIMANGO INCINTA”. I RISENTIMENTI DI SARA
Sara non riesce ad avere un figlio, ha spesso la sensazione di essere circondata da persone che hanno una gravidanza senza difficoltà. Amiche, colleghe di lavoro, vicine di casa, tutte prima o poi annunciano la gravidanza e arrivano con il pancione. Tutte apparentemente rimaste incinte senza particolare impegno, altre addirittura quasi “per sbaglio”.
Per Sara e per le donne che stanno vivendo problemi di fertilità o che hanno perso un bambino in gravidanza, può diventare stressante andare al centro commerciale, o a fare una passeggiata in centro, o in luoghi affollati perché carrozzine, pancioni e passeggini rappresentano un problema.

Per Sara può essere stressante andare al centro commerciale con quel via vai di passeggini.
Ovulo ma non rimango incinta
Per chi, come Sara, un figlio non riesce ad averlo nonostante innumerevoli tentativi e fallimenti alle spalle, ogni annuncio, ogni pancione è una coltellata al cuore. Dietro quel sorriso, ostentato senza nemmeno tanta convinzione, c’è tantissima sofferenza. Sofferenza di chi non riesce ad essere felice per l’amica o la conoscente, o la collega che aspetta un bambino.
C’è anche un forte senso di colpa in tutto ciò. “La mia migliore amica è incinta!”. Perché a quell’amica Sara vuole bene, ma, nonostante ciò, non riesce a nutrire sincera felicità per lei.
Per questo motivo, l’infertilità porta spesso la donna, ma anche la coppia, ad isolarsi, tenendosi lontana da quegli amici che stanno vivendo una gravidanza e l’inizio della genitorialità.
Quando è qualcun’altra a raccontare come si fa a rimanere incinta. L’accettazione
Le gravidanze delle sorelle o delle amiche vere, quelle con cui c’è un legame davvero solido, superano i disagi dell’infertilità.
Questo non significa che sia meno doloroso sapere della loro gravidanza, anzi. Ma con loro, è possibile essere sincera perché sanno bene quello che si sta vivendo.
È importante che i tuoi amici più stretti siano a conoscenza del tuo problema, perché sapranno scegliere il momento giusto per affrontare l’argomento.
Sarà difficile anche per loro parlarti della gravidanza ma useranno tutto il tatto possibile per renderti partecipi della notizia.

È importante che i tuoi amici più stretti siano a conoscenza del tuo problema.
Non rimango incinta e se faccio pensieri cattivi?
<Incattivirsi, in risposta a condizioni inaccettabili, è una reazione molto comune e istintiva. È facile essere felice se la tua amica ha una promozione in ufficio. Ma come si fa ad essere felice se cerchi una gravidanza inutilmente da tempo, o hai subito uno o più aborti o fallimenti nei trattamenti di fecondazione assistita, e lei rimane incinta ai primi tentativi?”>
L’accettazione della gravidanza dell’amica è il momento più complicato, superato l’impatto dell’annuncio, tutto il resto diventa più sopportabile e riuscirai a vivere serenamente la sua gravidanza adottando i giusti accorgimenti.
Per Sara, l’accettazione è stata raggiunta grazie alla sua spiccata sensibilità.
È stata proprio Lei a dirmi: <La tua amica deve essere a conoscenza di quello che stai attraversando.
Può succedere che non capisca del tutto, se non ha mai vissuto sulla propria pelle la difficoltà di avere un bambino.>
In questo caso bisogna accettare il fatto che una persona non sia in grado di comprendere pienamente i tuoi sentimenti. Purtroppo, certe cose si possono comprendere solo quando si vivono in prima persona.
Il fatto che comunque abbia a cuore la tua situazione e si sforzi di capirla è ciò che serve per mantenere viva e salda la vostra amicizia.
NON RIMANGO INCINTA. QUANTO TEMPO OCCORRE PER RAGGIUNGERE LA GRAVIDANZA?
Come sottolinea l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è necessario precisare che si può iniziare a parlare di problemi di infertilità soltanto se sono trascorsi almeno 12 mesi da quando una coppia ha iniziato ad avere rapporti non protetti.
Il primo passo è certamente quello di non saltare a conclusioni affrettate. Potrebbe trattarsi di una difficoltà temporanea a rimanere incinta e, non necessariamente, della presenza di cause di natura patologica. Alcune volte bastano pochi accorgimenti per raggiungere l’obiettivo.

Eppure il tasso di fertilità di una donna varia notevolmente a seconda dell’età.
Secondo uno studio clinico, condotto su 1.400 coppie in età fertile, il 44% di coloro che avevano pianificato una gravidanza, nel 2017, ha riscontrato una tempistica, per il raggiungimento dell’obiettivo, superiore al previsto.
Un dato certo è che la donna, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, non incontra particolari problemi a concepire il proprio figlio. In questo lasso temporale, infatti, quasi il 75% delle coppie fertili, che hanno almeno due rapporti non protetti a settimana, riesce a raggiungere la gravidanza entro sei mesi di tentativi e, in ogni caso, la maggior parte entro un anno di tentativi.
Se dopo 12 mesi di infruttuosi tentativi, che scendono a 6 mesi se la donna della coppia ha più di 35 anni, è consigliabile parlare con il proprio ginecologo, oppure rivolgersi ad uno specialista in infertilità.
Si procederà ad un’analisi accurata della condizione per tracciare un quadro clinico e per suggerire il percorso più opportuno.
NON RIMANGO INCINTA. È COSÌ DIFFICILE?
Mediamente, il 50% delle coppie in buone condizioni di salute riesce a concepire dopo 4/5 mesi dal primo tentativo. Il 70% delle coppie può riuscire nel concepimento dopo circa 9 mesi, mentre l’85% può giungervi entro un anno.
Uno dei fattori più comuni, responsabili del mancato concepimento, è la scelta dei momenti, o meglio dei giorni, in cui si decide di avere rapporti sessuali. Circa metà delle coppie non conosce quali sono i giorni più fertili. Se, infatti, una donna vuole avere un bambino è essenziale che abbia rapporti non protetti durante il periodo dell’ovulazione.
Il calcolatore dell’Ovulazione
<Dr.ssa non rimango incinta perché non so calcolare l’ovulazione?>
Potrebbe essere una delle cause della mancata gravidanza, certo. Ho predisposto, perché possa essere di ausilio a quante sono alla ricerca di una risposta a questo quesito, un utile strumento per il calcolo dei giorni più fertili del ciclo.

Molto spesso si sbaglia la scelta dei giorni dei rapporti. Vai alla sezione: Calcolatore del Periodo Fertile.
È possibile calcolare i giorni più fertili per ricavare così il periodo di ovulazione. Inserisci il primo giorno dell’ultima mestruazione e la durata media del ciclo mestruale, e saprai qual è il tuo periodo fertile e come la probabilità si distribuisca tra i giorni della finestra fertile. Ossia qual è il momento migliore per concepire, coincidente con i giorni dell’ovulazione e con quelli immediatamente precedenti ad essa.
Occorre, però, ricordare che il risultato assume carattere meramente indicativo perché mille sono le variabili che possono incidere sui parametri necessari ad assicurare attendibilità statistica al test.
Quindi sebbene, questa applicazione, possa rivelarsi utile per un inquadramento sommario, ci tengo a precisare che il rischio rimane quello di cercare la gravidanza al di fuori del periodo più indicato con l’esito che si può immaginare.
I cinque giorni. Il periodo fertile per rimanere incinta
La fase di ovulazione, cioè il periodo più fertile, ha una durata di circa 24 ore. Il periodo in cui è possibile restare incinta, però è più ampio perché gli spermatozoi vivono circa 72-96 ore all’interno delle vie genitali femminili, quindi, è possibile restare incinte per un periodo di circa cinque giorni al mese. I rapporti sessuali che restano fuori da questo periodo non dovrebbero produrre una gravidanza.
I giorni più fertili sono quelli subito prima dell’ovulazione e il giorno stesso in cui l’ovulo scende nella tuba. Solitamente questa fase si colloca 14 giorni prima dell’inizio della mestruazione successiva, quindi a metà ciclo (se la donna ha mestruazioni regolari ogni 28 giorni).

I giorni più fertili sono quelli subito prima dell’ovulazione e il giorno stesso in cui l’ovulo scende nella tuba.
Tra le prime cose da fare, per cercare di rimanere incinta subito, vi è sicuramente calcolare i giorni più fertili. Grazie a un calendario dell’ovulazione puoi sapere il periodo che coincide con i giorni in cui ogni mese sei al massimo della tua fertilità, che di solito corrisponde al quattordicesimo giorno successivo al ciclo mestruale.
Nella realtà dei fatti, però, l’ovulazione coincide con tale giorno solamente se la donna ha un ciclo che dura 28 giorni esatti: nella maggior parte dei casi, purtroppo, ciò non avviene.
Esistono molti metodi per calcolare i giorni più fertili, che vanno dai metodi naturali, come l’osservazione del muco cervicale, oppure, ancora, la temperatura basale, che, nei giorni dell’ovulazione, tende ad aumentare, fino ad appositi strumenti medici che si possono comprare anche in farmacia o anche ai calcolatori della fertilità online.
NON RIMANGO INCINTA: ALCUNI CONSIGLI
<Dr.ssa non rimango incinta, ci provo da mesi e mesi. Cosa mi consiglia?>
- Punto 1: Attenzione alla Prevenzione
Nella mia attività di embriologa, da oltre dieci anni e costantemente, promuovo delle giornate dedicate alla informazione e alla prevenzione.
La partecipazione di tante coppie, in forma gratuita, ha reso possibile l’ascolto e la restituzione di informazioni a molti dei dubbi ricorrenti.
L’infertilità, oggi, è un problema più diffuso di quanto si pensi. E nascondere il problema, prima di tutto a sé stessi, ritardando una visita specialistica non può che peggiorare le cose.
Per la mia esperienza, con aspiranti genitori che si avvicinavano a questo mondo per la prima volta e con coppie più adulte già alle prese con problematiche oggettive, i colloqui creano le condizioni per aprirsi ad un confronto libero da pregiudizi.

Nell’ambito del progetto di prevenzione “Fertility Pills” ascolto e valuto con loro la storia clinica di ogni coppia.
E, in alcuni casi supportati dal cambiamento radicali di alcune abitudini dannose, sono stati produttivi di gravidanze insperate.
Nell’ambito del progetto di prevenzione “Fertility Pills”, che si tiene, ogni anno, per tre mesi all’anno, ascolto la storia clinica di ogni coppia per tracciare, in un primo inquadramento, il profilo e le condizioni di salute riproduttiva. Si valuta se disporre di esami integrativi e si programmano, insieme, degli accorgimenti per migliorare il metodo della ricerca.
Scegliere le azioni più idonee e programmarle per creare le condizioni ottimali è l’obiettivo che ciascuno dovrebbe porsi perché, alcune volte, la PMA non è necessaria se si interviene in tempo.
In ogni caso, occorre comprendere che acquisire una maggiore conoscenza del proprio apparato riproduttivo, anche mediante l’osservazione di alcuni piccoli segnali dell’organismo, può solo essere di ausilio ad una ricerca, meglio coordinata e meno impulsiva, della gravidanza.
- Punto 2: Siate positive
Conduciamo spesso la nostra vita senza essere pienamente consapevoli degli effetti che le emozioni negative possono avere su di noi.
Timori, ansie, paure e fobie rischiano allora di prendere il sopravvento.
Resettare la mente in modalità “mi sento appagata” può produrre notevoli vantaggi.
Quindi, il suggerimento si riassume nell’acquisire la capacità di mantenere motivazione e fiducia anche nei momenti difficili.

Imparare ad affrontare le difficoltà in maniera costruttiva e positiva può aiutarci a star meglio.
A trent’anni è raro che qualche donna si ponga il problema della maternità. Si è nel pieno della ricerca di un’identità lavorativa, professionale, sentimentale. Poche persone si chiedono se potranno mai avere figli. Se saranno fertili o meno. Si dà per scontata questa capacità talmente naturale, quasi ovvia.
Ecco che una volta stabilizzata la propria vita, si passa a desiderare un compagno, poi una famiglia. Si programma il futuro dicendo “Avrò un figlio”, “Ne voglio almeno due” pensando di avere il potere di decidere. E si resta stupite quando invece si scopre che il corpo, non risponde ai comandi, non rispetta i programmi ed è allora che non riuscire a concepire può diventare un peso, spesso, eccessivo.
E proprio in questo momento che non potendo sfuggire allo stress e alle preoccupazioni, dobbiamo gestirlo. Ciò che conta è, dunque, come reagiamo. Affrontare le difficoltà attivando un atteggiamento costruttivo ed emozioni positive, prima di tutto verso noi stessi, ci aiuta a stare meglio e a trovare un po’ di equilibrio.
- Punto 3: Indaga sulla Salute Riproduttiva familiare
Cerca di scoprire se nella tua famiglia, ascendenti in linea retta o collaterale, ancor meglio se estendi l’indagine ai vari gradi di affinità (vincolo tra coniuge e parenti dell’altro coniuge) con il miglior livello di estensione, sono presenti casi di malattie genetiche, di menopausa precoce, di aborti ricorrenti, o casi di infertilità.
Molte volte queste problematiche vengono, comprensibilmente, tenute riservate anche agli stessi familiari. La mancata conoscenza di casi familiari potrebbe rendere più difficile attuare, fin dalla fase di indagine compiuta da un esperto in sterilità, soluzioni mirate.

Camminare, regolarmente e, preferibilmente nelle prime ore del mattino, migliora la fertilità.
- Punto 4: Prenditi Cura del tuo Organismo
Ritaglia per te un’ora al giorno. Basta, anche solo, camminare, regolarmente e preferibilmente nelle prime ore del mattino per migliorare lo stato di salute dell’organismo e migliorare la fertilità.
Non serve esagerare. Praticare sport con eccessivo impegno, e consumare depositi di grasso troppo velocemente, può essere persino dannoso per le funzioni dell’ovaio.
- Punto 5: Controlla scrupolosamente la tua Alimentazione
Un’alimentazione controllata e ricca di antiossidanti migliora la qualità degli spermatozoi e degli ovociti e contribuisce a proteggere la fertilità. L’ideale è seguire la dieta mediterranea. Tanta frutta e verdura, cereali e legumi, pesce, pochi zuccheri, pochi cibi grassi e perché no, un buon bicchiere di vino ad accompagnare il pasto non può che essere di giovamento alla salute psicofisica.
Tutto sta a non farsi prendere la mano, eliminando completamente il fumo e non eccedendo con le bevande alcoliche e i super-alcolici.
Molti dati, in letteratura, confermano come il fumo e l’alcol, in quantità eccessive, incidano negativamente sulla funzionalità dell’ovaio e sulla riserva ovarica.

Un evidente giovamento psicofisico può contribuire a ritrovare una migliore intesa di coppia.
- Punto 6: Nutri anche la tua Anima con la lettura
Infine, ma non da ultimo, leggi. La lettura distrae, appassiona, commuove.
Genera sentimenti positivi sia che si tratti di narrativa sia che si tratti di saggistica, classici o romanzi contemporanei. Inoltre, letture positive ve ne sono anche sui temi della fertilità (Scorri alcuni esempi).
Un evidente giovamento psicofisico può contribuire a ritrovare una migliore intesa di coppia.
HO AVUTO RAPPORTI MIRATI MA NON RIMANGO INCINTA
<Dr.ssa ho seguito i suoi consigli e le precauzioni per i rapporti mirati, ma non rimango incinta?>
Se i tentativi di rimanere incinta dovessero non andare a buon fine, trascorsi 12 mesi, la fertilità femminile o maschile dovrebbero essere riconsiderati e seguiti da un esperto in metodiche della riproduzione, che potrà richiedere esami integrativi volti all’individuazione delle possibili cause del mancato concepimento.
Buona fortuna a tutte le coppie in cerca della gravidanza.
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