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Fertility Season
Diamo inizio alla stagione per la fertilità.
Preparazione alle tecniche dI PMA
La “Fertility Season” nasce nel 2019 dall’adozione di un protocollo condiviso per il superamento delle difficoltà legate al concepimento. Disciplinando così una serie di trattamenti per la più idonea assistenza.
Il riconoscimento della sussistenza di una reale problematica è il primo passo da compiere.
E solo la corretta analisi delle motivazioni che determinano l’infertilità di coppia, può suggerire la migliore programmazione dei cicli di Fecondazione Assistita.
Fertility Pills
Scopri i dettagli del programma dedicato alla prevenzione della fertilità.
Per ascoltare la vostra storia e rispondere alle vostre domande ma, soprattutto, per conoscere un po’ di più su noi stessi e sul tema della fertilità.
L’infertilità è, oggi, un problema più diffuso di quanto si pensi che andrebbe affrontato senza timori o retaggi culturali.
FERTILITY SEASON | DIAGNOSI E METODICHE
Abbiamo predisposto iniziative, gratuite, volte a creare le migliori condizioni al raggiungimento della gravidanza in modo naturale, evitando il ricorso a tecniche di procreazione assistita, laddove non si palesasse la necessità.
Si tratta di incontri finalizzati a:
• analizzare la capacità riproduttiva della coppia;
• verificare i fattori di rischio che possono determinare l’infertilità;
• individuare i metodi per il raggiungimento di una gravidanza naturale;
• stabilire protocolli individuali di prevenzione.
Tuttavia, qualora questi consigli non abbiamo prodotto risultati entro dodici (12) mesi nel caso di età inferiore ai 35 anni è necessario non indugiare ulteriormente e richiedere diagnosi accurate.
Diagnosi accurate sono necessarie per permettere all’equipe di proporre un trattamento personalizzato in base alle esigenze specifiche.
Occorrerà definire un chiaro quadro clinico circa:
- Esame fisico generale;
- Esame degli apparati genitali;
- Regolare funzioni ovulatoria e spermatica;
- Esami del sangue e delle urine;
- Valutazione dell’equilibrio ormonale maschile e femminile.
Solo a quadro clinico concluso sarà possibile definire la strategia più idonea al raggiungimento della gravidanza.
Quando dagli esami preliminari non si evince la causa che determina il mancato raggiungimento della gravidanza e comunque prima di iniziare una terapia farmacologica di preparazione ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita si possono rendere necessari esami più approfonditi.
Se i trattamenti precedenti, medici o chirurgici, non hanno rimosso le cause impeditive al concepimento, siamo di fronte ad una sterilità o infertilità accertata e documentata. Solo ora è possibile, come da linee guida del Ministero della Salute, procedere con le tecniche di procreazione assistita.
Ma la normativa sancisce il rispetto di altri due fondamentali principi:
- La gradualità dei trattamenti. Al fine di evitare il ricorso ad interventi particolarmente invasivi da un punto di vista tecnico e psicologico, privilegiando la minore invasività;
- Il consenso informato. I pazienti saranno edotti chiaramente sul significato, sulle procedure e sui rischi ad esse connessi prima di dare assenso e ratificare qualsiasi procedura di procreazione assistita.
INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE
Se hai già seguito tutti i consigli per aumentare le probabilità di rimanere incinta, come quello di avere rapporti mirati nella, cosiddetta “finestra ovulatoria”, occorre non perdere tempo prezioso.
L’età è fondamentale anche per il successo di qualsiasi tecnica di procreazione assistita.
All’aumentare dell’età della donna il corpo subisce cambiamenti che rendono più difficile il raggiungimento della gravidanza naturale. Come:
• La diminuzione del numero di ovuli;
• Il declino della qualità degli ovuli. Con l’aumento di anomalie cromosomiche che influiscono negativamente sulla salute degli embrioni;
• Una irregolare ovulazione;
• Una esposizione maggiore alle malattie che colpiscono il sistema riproduttivo;
• Un calo del desiderio sessuale che incide sulla frequenza dei rapporti.
Per ciò che riguarda l'uomo, con l'età occorrerà monitorare:
• L'equilibrio ormonale nella produzione spermatica;
• La qualità, la quantità e altri parametri essenziali per gli spermatozoi;
• Un apparato riproduttivo sano ed efficiente.
ESAMI PRELIMINARI
Diagnosi accurate sono necessarie per permettere all’equipe di proporre un trattamento personalizzato.
Per l'uomo:
• Esami del sangue e delle urine. Potranno essere eseguiti i test per la rosolia, l’epatite B e C e il virus della immunodeficienza umana (HIV). In base alla storia familiare ed ereditaria, si potrebbero rendere necessari esami per la ricerca di positività ad alcune malattie specifiche.
• Spermiogramma. Si richiede un campione del liquido seminale per testare qualità e volume dello sperma, concentrazione, motilità e morfologia degli spermatozoi.
• Biopsia testicolare. Nel caso non fossero osservabili spermatozoi nel campione di sperma potrebbe essere richiesta una biopsia testicolare. Effettueremo il prelievo di un piccolo campione del tessuto testicolare per analizzarlo e ottenere spermatozoi vivi da utilizzare nei trattamenti di PMA.
Per la donna:
• Esame fisico. Un esame della pelvi per verificare forma e dimensioni dell’utero ed un esame del seno con misurazione del peso e l’indice di massa corporea (BMI);
• Pap test per poter escludere infezioni o la presenza di cellule anomale sulla cervice uterina;
• Esami del sangue e delle urine;
• Test per la rosolia, la clamidia, l’epatite B e C e per il virus dell’immuno-deficienza umana (HIV). Sulla base della tua storia familiare ed ereditaria, potresti essere sottoposta ad esami specifici.
MONITORAGGIO AVANZATO
Quando dagli esami preliminari non si evince la causa che determina il mancato raggiungimento della gravidanza e comunque prima di iniziare una terapia farmacologica di preparazione ad una tecnica di procreazione medicalmente assistita si possono rendere necessari esami più approfonditi.
Per l’uomo:
• Ecografia testicolare. Sarà possibile così verificare la presenza di ostruzioni e varicocele intorno ai testicoli o ai dotti deferenti che potrebbero aver causato sterilità.
• Ecografia prostatica transrettale. Per una panoramica più completa della ghiandola prostatica, delle vescichette seminali e del dotto deferente. Si tratta di un esame non doloroso, ma si potrebbe avvertire un senso di fastidio.
Per la donna:
• Dosaggi ormonali. Da effettuarsi in determinati giorni del ciclo mestruale per misurare i diversi livelli di ormoni circolanti. All’esito sarà possibile stabilire la tipologia di ovulazione così come la qualità e la quantità di ovuli prodotti e di stabilire la riserva ovarica. Sarà così possibile prevedere la risposta delle ovaie ai trattamenti di fertilizzazione in vitro;
• Temperatura basale. Può essere determinante valutare la temperatura corporea durante il ciclo mestruale per desumere importanti indicazioni sull’ovulazione.
• Conta dei follicoli antrali. Si tratta di un esame ecografico permette di valutare numero e dimensione dei follicoli presenti nelle ovaie.
• Isterosalpingografia. Attraverso un colorante a contrasto iniettato nella cavità uterina si determinano le dimensioni e la forma dell’utero e delle tube di Falloppio. Il test permette inoltre di escludere la presenza di anomalie o di ostruzioni nelle tube.
• Laparoscopia. L’inserimento per via chirurgica, in anestesia generale, di una telecamera nella cavità addominale permette di verificare la presenza di endometriosi o eventuali formazioni anomale od ostruzioni intorno all’utero e alle tube di Falloppio.
TRATTAMENTI DI PROCREAZIONE ASSISTITA
Quando si decide di intraprendere una tecnica di procreazione medicalmente assistita si procede nel rispetto del principio di gradualità delle tecniche e con una chiara identificazione del percorso sia nell’ottica dell’impegno psicologico cui si va incontro sia dal punto di vista procedurale e metodologico.
A seconda dei casi potrebbe rendersi necessario il ricorso a:
STIMOLAZIONE OVARICA CONTROLLATA
• Finalizzato alla produzione di un numero maggiore di ovociti, risulta più efficace rispetto alla induzione dell’ovulazione. È propedeutica all’inseminazione intrauterina (IUI) ma, molto più spesso, è impiegata per la fecondazione in vitro (FIVET) o per l’iniezione intracitoplasmatica (ICSI).
INSEMINAZIONE INTRAUTERINA (IUI)
• Preparato il liquido seminale viene depositato nella cavità uterina attraverso un sottile catetere. Il più possibile vicino all'ovulo da fecondare. Questo trattamento è il meno invasivo e permette di aggirare eventuali effetti ostacolanti del muco cervicale.
FERTILIZZAZIONE IN VITRO (FIVET)
• Dopo la stimolazione ovarica, spermatozoi e ovociti sono raccolti e messi in contatto tra loro. La fecondazione, pur avvenendo in laboratorio al di fuori del corpo femminile, assicura una selezione naturale dello spermatozoo. Ogni embrione, così ottenuto, viene messo in coltura in un incubatore per alcuni giorni prima di essere trasferito in utero.
INIEZIONE INTRACITOPLASMATICA (ICSI)
• Microiniezione intracitoplasmatica di un singolo spermatozoo, opportunamente selezionato dall’embriologo, direttamente all’interno dell’ovulo. Impiegata in casi di infertilità dovuti principalmente a un fattore maschile di grado severo. Anche in questo caso, gli embrioni ottenuto viene messo in coltura in un incubatore per alcuni giorni prima di essere trasferito nell’utero.
TRASFERIMENTO DI GAMETI O EMBRIONI NELLE TUBE DI FALLOPPIO (TRANSFER)
• In alcuni casi il trasferimento all’interno delle tube di Falloppio riguarda gameti (ovociti e spermatozoi) o zigoti, ovvero ovociti già fecondati ad uno stadio molto precoce, quindi prima della divisione cellulare. A seconda dei casi si parla di GIFT o ZIFT.
TEST GENETICO PRE-IMPIANTO (PGD)
La diagnosi genetica preimpianto (PGD) è una tecnica che permette di testare le cellule dell'embrione per circa quattrocento (400) malattie genetiche o alterazioni cromosomiche. Può essere ritenuta necessaria, nel caso di patologie ereditabili o nel caso di abbia un’età biologica avanzata.