Natale è alle porte. Ascoltare musica può essere un sollievo per le orecchie, e non solo, di tutte le donne in dolce attesa.
Anche se la musica più gradita al feto è il canticchiare della mamma mentre accarezza il pancione, quello che posso consigliare ai futuri papà è di approfittare di questa ricorrenza per fare ascoltare, alle proprie partner, della buona musica, in tutte le sue forme.
Non c’è uno stile musicale preferibile all’altro. In quanto, la futura mamma trarrà dalle sonorità e dalle vibrazioni diverse sensazioni uditive, che dipenderanno dalla sua indole musicale, e che, inevitabilmente, farà percepire al futuro neonato.

Ascoltare musica in gravidanza fa bene al bambino.
Sempre a condizione che l’intensità sonora non sia eccessiva. Riguardo a questo, ritengo che l’ascolto musicale debba essere libero, e non effettuato attraverso cuffie o cinture musicali. Quindi suggerisco di evitare l’utilizzo di strumenti che non permettono di controllare agevolmente l’intensità sonora e le eventuali anomalie elettroniche.
IL SUPPORTO SCIENTIFICO SULL’ASCOLTARE MUSICA IN GRAVIDANZA
Che l’ascolto di musica produca effetti benefici in gravidanza viene a supporto la scienza.
Negli ultimi anni sono stati realizzati molti studi. È noto, infatti, che l’udito comincia a svilupparsi durante le prime settimane di vita del feto e che, esso stesso, è il senso che maggiormente si sviluppa durante la vita intrauterina. Il feto non solo è capace di percepire i suoni provenienti dall’esterno, ma è anche capace di riuscire ad identificare la voce della madre e di poter poi riconoscere questi suoni dopo la nascita.

L’udito comincia a svilupparsi già nelle prime settimane di vita.
I risultati di queste ricerche sono stati così incoraggianti che, dal 2013, molti grandi istituti hanno avviato nuove ricerche per poter determinare gli effetti della musica nelle altre fasi dello sviluppo embrionario.
LE RICERCHE CONDOTTE ATTESTANO DATI INEQUIVOCABILI
Infatti, gli effetti benefici sono riscontrabili anche prima della gravidanza, durante la fecondazione.
In particolare, uno studio, denominato, “Impact of exposure to music during in Vitro culture on embryo development“, presentato nel 2011, in occasione del Congresso della Società Europea di Riproduzione (ESHRE), ha dimostrato che gli ovociti in coltura con le micro-vibrazioni musicali hanno avuto una percentuale di fecondazione maggiore (> del 4,8 per cento) rispetto agli altri.

La percezione del feto nello sviluppo neuro-sensoriale.
Dimostrando scientificamente che la musica sviluppa gli embrioni. Lo studio è stato condotto su 985 ovociti fecondati appartenenti a 114 pazienti differenti. Gli ovociti di ogni paziente sono stati suddivisi in 2 gruppi differenti, ognuno dei quali sottoposto a differenti colture: il primo in un incubatore dotato di altoparlante e il secondo in un incubatore convenzionale.
LA MUSICA SVILUPPA GLI EMBRIONI, O PIÙ PRECISAMENTE, FAVORISCE LO SVILUPPO EMBRIONARIO
Per cui si è dimostrato come le micro-vibrazioni musicali favoriscono la fecondazione in vitro aumentando le possibilità di fecondazione dell’ovulo da parte degli spermatozoi. Ovvio che in questi casi non è ancora cominciato il processo di sviluppo neuro-sensoriale dell’embrione, per cui la musica è utilizzata unicamente come fonte di vibrazioni.

Possibili risposte dei figli agli stimoli musicali.
Certo è che i genitori, nelle varie fasi di crescita del bambino, potranno osservare, costantemente, ogni possibile risposta agli stimoli musicali vissuti, sperimentati ed immagazzinati attraverso le variegate espressioni e i differenti modelli che definiranno via via i gusti e l’indole musicale.
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