Stefano D’Andrea
“ll padre è nudo” è una lettura gradevole e interessante per chiunque si appresti ad allargare la propria famiglia perché offre, finalmente, un punto di vista inedito sulla paternità. Anche se si è costretti a fare dei balzi temporali per seguire la narrazione, si ha modo di farsi un’idea della personalità dell’autore.
Stefano D’Andrea è autentico con le sue debolezze, le sue paure, le sue difficoltà, i suoi gusti e le passioni. Particolarmente gradevoli gli input "esperienziali" costituiti da brevi racconti di altri papà. Una serie di scorci deliziosi di esperienze altrui corredati dalle inevitabili ansie e istanti memorabili.
Stefano D’Andrea dopo aver vissuto a Roma e a Bologna, ed essersi innamorato di New York, torna a Milano cercando di riconoscerla un umano alla volta. Scrittore, storyteller da palcoscenico e odiatore professionale di alcuni illuminati moralisti. Rimane, visceralmente, attaccato solo alle sue Dolomiti. Si è trasformato in un animale social alla ricerca della propria individuazione, del proprio punto di caduta sulla Terra, un po’ come gli angeli del Cielo sopra Berlino.